La cattedrale delimita, come un fondale scenico, il lato settentrionale di Piazza IV Novembre, con la poderosa fiancata sinistra che poggia sopra un`alta scalinata. La chiesa è incompiuta, nonostante i lavori per la sua costruzione abbiano occupato più di sei secoli. Un primo edificio fu costruito nel 969 nello spazio oggi occupato dal transetto; nel 1300 fu avviato un intervento di recupero e ricostruzione, con la supervisione di Fra Bevignate, giunto a compimento solo nel 1490. La chiesa fu solennemente consacrata nel 1569. La facciata principale, scabra e incompiuta, aggetta su Piazza Danti e si fa ammirare per un elegante portale opera di Pietro Carattoli (1729); la facciata laterale presenta, in basso, un rivestimento lapideo bianco e rosa a disegni geometrici, finestre gotiche e un portale in travertino, mentre una solenne edicola, in alto, con un Crocifisso di Polidoro Ciburri, onora la l`insurrezione di Perugia alle truppe di papa Paolo III durante la “guerra del Sale” nel 1540. A sinistra dell`ingresso troviamo una statua bronzea di Giulio III e a destra un prezioso pulpito con intarsi cosmateschi. L`interno vasto, slanciato, luminoso è ispirata alle “Hallenkirchen” nordiche, con tre navate della medesima altezza, ed è ricco di decorazioni, stucchi, rivestimenti. Splendida e giustamente celebre è la Cappella di San Bernardino, nella prima campata della navata destra, commissionata dal Collegio della Mercanzia nel 1515, che ospita, tra le tante gemme pittoriche, la “Deposizione” di Federico Barocci, capolavoro del tardo XVI secolo; speculare rispetto a questa è, sulla navata sinistra, la cappella dedicata a San Giuseppe, detta del “Sacro Anello”, per la reliquia in essa conservata dell`anello nuziale della Vergine Maria, opera di Bernardino e Giacomo di Matteo. Di notevole pregio anche l`abside, che vanta uno splendido coro ligneo intarsiato da Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso (1486-1491). Dal chiostro tardo rinascimentale si accede al Museo Capitolare, il cui allestimento si snoda in 25 sale, su due piani, attraverso i resti archeologici e architettonici delle epoche etrusco-romana e medioevale. Si possono ammirare codici miniati tra cui evangelari ed antifonari, paramenti ed argenteria, un faldistorio del XIII secolo e alcuni pregevoli dipinti: la Pala di Sant`Onofrio di Luca Signorelli, la “Pietà” di Bartolomeo Caporali, il trittico di Meo da Siena e la pala di Pompeo Cocchi.

Fonte delle immagini: www.fotoeweb.it/umbria/

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