• Lungo il fiume Topino è possibile effettuare rilassanti passeggiate lungo le sponde e il greto. Nella parte nord-est della città tra i quartieri di Sportella Marini e Prato Smeraldo sulle sponde del Fiume Topino che li separa si estende il Parco Hoffmann, un’area verde accessibile, dove è possibile effettuare piacevoli passeggiate e durante la stagione estiva assistere agli eventi nell’Anfiteatro di recente costruzione. Un moderno ponte pedonale unisce le due sponde del fiume e con esse i due quartieri. Le due estremità del ponte sono in salita e sono più facilmente percorribili con l’accompagnatore.
  • Abbazia di Sassovivo e percorso naturalistico: per arrivare all’Abbazia di Sassovivo, sia che si proviene da Nord che da Sud percorrendo la SS3, si prende l`uscita SS77 Val di Chienti verso Macerata/Foligno Est seguendo poi le indicazioni per l’abbazia stessa che si trova a circa 4 km dall’uscita della superstrada, (6 km dal centro della città di Foligno). La maestosa Abbazia Benedettina di Santa Croce dell’undicesimo secolo, meglio conosciuta come Abbazia di Sassovivo, è incastonata nel verde di una fitta lecceta storica sui rilievi di Monte Serrone e di Monte Aguzzo. Purtroppo è visitabile solamente il primo cortile interno ed il giardino, dal quale si può godere della vista della sottostante valle folignate. La località è famosa anche per le sue acque oligominerali che sgorgano da una sorgente nella stretta valle subito sotto l’abbazia. Poco più avanti dell’antico edificio si trova la Cripta del Beato Alano dell’undicesimo secolo, da dove parte un bel sentiero accessibile della lunghezza di circa 650 metri che conduce al colle di fronte all’abbazia. Il sentiero presenta diverse pendenze, ma mai troppo ripide, con fondo di sterrato battuto, ad eccezione del tratto iniziale che è un po’ ghiaioso e in salita. Si snoda all’interno dell’ombreggiata lecceta che regala una piacevole frescura nel periodo estivo ed è intervallato da alcune panchine per la sosta. Prima e dopo la passeggiata ci si può dissetare con l’ottima acqua che sgorga da una fontanella situata all’inizio del sentiero, poco dopo la Cripta suddetta.
  • Sentiero lungo il Fiume Menotre: affluente del Fiume Topino a Vescia, nei pressi di Foligno, il Menotre nasce alle pendici del Monte Sèrano (1429 metri) e attraversa gli abitati di Rasiglia, Casenove, Scopoli, Pale e Scanzano. Nella zona del paesino di Pale, il fiume costeggia la SS77 Val di Chienti e dal lato opposto è fiancheggiato da un sentiero che è percorribile da Pale fino alla località di Ponte Santa Lucia in autonomia. Nel secondo tratto è consigliabile la presenza di un accompagnatore per superare la ripida rampa di un ponticello e i punti più sassosi ed impervi. Si fa presente che il tratto percorribile si estende per una lunghezza di circa un chilometro e che in località Ponte Santa Lucia occorre attraversare la statale 77 in quanto quest’ultima passa da una sponda all’altra del fiume. Il suggestivo paesino di Pale è un piccolo centro medievale dove è ancora funzionante la più antica ed importante cartiera ad energia idrodinamica dell’Umbria, che sfrutta le acque del Menotre per il funzionamento dei motori idraulici dal 1903, tuttavia si ha certezza dell’esistenza di una fiorente industria della carta già dalla seconda metà del XIII secolo. Per arrivare a Pale, sia che si proviene da Nord che da Sud percorrendo la SS3, si prende l`uscita SS77 Val di Chienti verso Macerata/Foligno Est seguendo poi le indicazioni per Macerata. A circa 8 chilometri dall’uscita della superstrada si trova lo svincolo per Pale sulla destra.
  • Punto d’incontro tra l’Umbria e le Marche è il Parco di Colfiorito, che si trova nell’ambito della dorsale umbro-marchigiana a circa 25 Km da Foligno percorrendo la ss 77, la quale unisce la cosiddetta “Rosa dell’Umbria” a Civitanova Marche sul Mar Adriatico. I suoi 338 ettari di superficie si protendono in un complesso di conche tettonico–carsistiche pianeggianti e di grande estensione, denominato Altipiani di Colfiorito o Plestini, che costituiscono il fondo di antichi bacini lacustri prosciugatisi sia naturalmente che per opera dell’uomo. La Palude di Colfiorito è l’entità più significativa del complesso degli altipiani: ha una superficie di circa 100 ettari con una fitta vegetazione acquatica. Il percorso che segue il perimetro della palude è accessibile ai disabili per i primi 700 metri, è molto suggestivo in quanto permette di apprezzare il tipico habitat palustre ricchissimo di ninfee, canneti e piccoli animali acquatici. Il sentiero lambisce la palude da un lato e la strada comunale asfaltata per Forcatura dall’altro. Il tracciato è sempre ben evidente e facilmente individuabile grazie ai segni di vernice rosso/bianco/rosso su alberi e sassi; inoltre lo stesso percorso è tabellato con frecce indicative. Lungo il sentiero sono posti alcuni pannelli che forniscono indicazioni sia sulle emergenze naturalistiche che archeologiche e antropiche. Il percorso conduce fino all’osservatorio avifaunistico, costruito per essere fruito anche dai disabili, nel quale si può praticare il bird-watching, ovvero l’avvistamento degli uccelli. Percorrendo invece dall’abitato di Colfiorito la strada per Pievetorina e Visso, in direzione delle Marche, si giunge al Santuario di Santa Maria in Plestia e agli scavi dell’omonima città.

Accessibilità

Nelle Descrizione troverete tutti i riferimenti all’accessibilità per i singoli percorsi

Mappa

[mappress mapid=”365″]