Si tratta di un insediamento degli agostiniani, che tuttora officiano la relativa parrocchia. È una chiesa antichissima, edificata, secondo Ludovico Jacobilli “circa l’anno 1094 da San Bonfilio vescovo di Foligno” e concessa poi (1120) alla congregazione benedettina di Santa Croce di Sassovivo. Ritornata di dipendenza vescovile (1281), fu affidata (1348) ai monaci della congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto. Rinunciato dagli olivetani nel 1434, il complesso conventuale fu affidato ai frati eremitani di Sant’Agostino.
L’interno della chiesa, rimodernato a metà Settecento, presenta diverse tele e tavole. Da ricordare, in particolare, due tempere su tavola di Niccolò Alunno: Incoronazione della Vergine e i santi Antonio abate e Bernardino da Siena (transetto destro), completata entro il 1495 e, sul secondo altare a destra, Natività e santi (1492), polittico, opera trasferita dai Francesi a Parigi nel 1812 e restituita nel 1817 priva della predella, che ancora oggi è conservata al Louvre.
In sacrestia ricordiamo una Crocifissione, affresco di Bartolomeo di Tommaso e una Madonna con Bambino, tempera su tavola di scuola senese del XIV secolo.
Pregevole l’organo, opera di Luigi Gallicani (1784), collocato in una delle cantorie di cui si ignora l’artefice.
Degno di nota è anche il portale rinascimentale, le cui parti architettoniche formavano la mostra della cappella contenente il polittico dell’Alunno, che nel progetto settecentesco doveva essere demolita e che, invece, fu ricomposta nella facciata perché il contratto stipulato con i costruttori (1748) non prevedeva la costruzione di un nuovo portale.
Da segnalare, inoltre, la presenza, nel braccio sinistro del transetto, di tracce di affreschi di epoche diverse (dal XV al XVII secolo), scoperte nel 1998 in occasioni di sondaggi sull’agibilità della struttura dopo l’evento sismico del 1997.
Nel convento, soppresso nel 1860, è stata ospitata la Scuola di Arti e Mestieri, istituita nel 1873; ora invece vi trova collocazione l’Istituto comprensivo “Giuseppe Piermarini”. Nel chiostro, di cui si ha notizia già dal 1206, fonti attestano la presenza nelle lunette di un ciclo decorativo con la raffiguarazione di stemmi gentilizi.
Indirizzo: | Via Arti e Mestieri n. 11 – , 06034 FOLIGNO (PG) |
Tel: | 0742 350659 |
Accessibilità
Le persone disabili che arrivano in auto possono parcheggiare, se muniti di permesso, nella Piazza davanti al Monumento.
Per accedere all’ingresso della Chiesa c’è una rampa lunga cm 230 con una pendenza del 17% circa; la porta a due ante ha una luce netta di cm 75 e un gradino interno con un’altezza di cm 9.
La chiesa é visitabile senza difficoltà.
All’interno della Chiesa c’è un servizio igienico che si trova accanto alla sacrestia per raggiunge il quale occorre superare un gradino posto accanto all’altare che ha un’altezza di cm 20.
Il servizio igienico è fruibile, ma non attrezzato per le persone con disabilità. La porta d’ingresso ha una luce netta di cm 57.