Il toponimo trae origine dalla “gens Vibia” di epoca romana, anche se è indubbio che tracce di civiltà in questa area risalgono a secoli prima.

Monte castello conserva oggi la tipica struttura di “castrum” medioevale; la sua posizione rilevata e dominante rispetto al fiume ne fece una preda ambita da parte dei vicini tuderti, che misero più volte a ferro e fuoco il borgo. Entrato a far parte del territorio di Todi, la sua rocca fu ricostruita nel 1323 e si integrò in un sistema difensivo facente capo ad un castellano di nomina todina.

Nel 1409 vi si insedia la Signoria degli Atti, con l`appoggio del Pontefice, fino al 1464, anno in cui Monte Castello passa sotto il dominio diretto della Chiesa, che la concede in vicariato a Todi; uovi e sanguinosi tentativi di rivolta si accendono allora tra gli abitanti del piccolo castello e Todi, la quale, dopo varie peripezie, la ricomprò alla Camera Apostolica nel 1565.

In epoca napoleonica Monte Castello conobbe il massimo splendore e , tra il 1807 eil 1808, dette vita allo splendido Teatro della Concordia.

Monte Castello divenne comune a tutti gli effetti dopo la seconda restaurazione pontificia, nel 1814.

La posizione dominante sulla valle del Tevere mette in evidenza le mura urbiche perfettamente conservate e la struttura urbanistica, basat su una fitta rete di viuzze collegate e interessanti esempi di abitazioni medioevali e rinascimentali.

Da vedere, nei dintorni, la frazione di Doglio.

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Fonte immagine: http://www.conoscerelumbria.regioneumbria.eu/

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